Descrizione
Questo libro non ha velleità biografiche. È invece un’indagine meticolosa e appassionata dell’intero corpus poetico del grande artista astigiano.
Tentare di interpretare la visione del mondo e della poetica di una persona espone a palesi rischi di alterarla, distorcerla o rimodellarla. Rischi (ammesso che di rischi si tratti) assunti qui come scelta di metodo, con la volontà di attenersi alla parola, quanto più possibile disgiunta dalle implicazioni biografiche; anche perché, come scriveva Albert Camus, «nessun uomo ha mai osato dipingersi per quel che è». Dall’altra parte dell’opera c’è il lettore/ascoltatore: fruire dell’arte è in sé un atto intimo e soggettivo, che implica talora slanci di proiezione personale. Ma Simone de Beauvoir ci ricorda che «il testimone fa parte della sua testimonianza». Non avete dunque tra le mani una narrazione sull’uomo, bensì una lettura, complessa e articolata, che si è formata nel corso di un quarto di secolo, a partire dall’affabulazione contiana. Per raccontare questa visione Samuel Cogliati ha scelto strumenti che potrebbero sembrare antitetici: il libero flusso narrativo delle sensazioni e delle suggestioni, coniugato con la ricerca di un processo d’analisi puntuale, d’ispirazione scientifica.
Sommario
0. Prologo
1. Introduzione
2. Qui
3. Altrove
4. Sinapsi
5. Ironia
6. Tempo
&. Appendici
#. Statistiche e infografiche
#. Indici e crediti
Scheda tecnica:
• Prima edizione cartacea: settembre 2020
• Isbn: 9788898753338