Descrizione
Cinque anni dopo Champagne. Il sacrificio di un terroir, e in uno spirito di continuità, questo libro mette in discussione numerosi luoghi comuni e propone un punto di vista originale. Al termine di una lunga indagine – con la partecipazione di Jean- Marc Gatteron -, l’autore affronta alcuni aspetti chiave della nascita, dell’evoluzione e della degustazione di un vino mitico.
Senza rivendicare alcun approccio scientifico, ma privilegiando l’osservazione empirica, questo lavoro poggia su elementi di riflessione mutuati dalla geografia, dalla storia sociale, dalla fisiologia, oltre a nozioni simboliche e culturali.
La quinta parte è dedicata alla degustazione analitica di champagne prodotti perlopiù su scala artigianale da 45 aziende. I commenti dei vini, assaggiati a più riprese, talora in situazioni inusuali, offrono un approccio critico senza compiacenze.
Questo libro si rivolge ai professionisti del settore, ma anche agli appassionati. Intende fornire degli strumenti per comprendere il prestigio – consolidato ma fragile – dello champagne, e i paradossi insiti in questo vino, fonte di piacere per antonomasia.
Samuel Cogliati, italo-francese, è nato a Lione (Francia) nel 1976. È editore, giornalista e consulente. Si occupa di vino da oltre dieci anni, con particolare interesse per quello d’Oltralpe. È autore di diversi libri, tra cui Champagne. Il sacrificio di un terroir (Porthos Edizioni, 2008), Vini naturali. Una breve guida per sapere cosa sono (Quaderni Sarfati, 2009), La natura del vino. Ciò che è importante sapere sul vino e sulla degustazione (Possibilia Editore, 2012). È anche traduttore e curatore di altri volumi.
Jean-Marc Gatteron è nato a Ancy-sur-Moselle (Francia) nel 1953. Appassionato dell’universo del vino, scandaglia da quarant’anni i vigneti di tutta Europa. In particolare, i suoi reportage sono pubblicati nella rivista francese LeRouge&leBlanc.
Scheda tecnica
- Formato guida (11,5 x 21,7 cm) – copertina in cartoncino Corolla Pentagran Ivory 300 g/mq
- Peso 370 g
- ISBN: 978-88-905299-6-2
- 336 pagine illustrate a colori con fotografie originali, mappe, grafici, tabelle
- Quadrupla pagina illustrata sulla dinamica delle bollicine a cura del Prof. Gérard Liger-Belair, docente di Fisica all’università di Reims-Champagne
- Una guida alla produzione di 45 aziende artigianali (prevalentemente récoltant-manipulant)
- Prima edizione italiana aprile 2013
Introduzione dell’autore
«Altro che crisi! Gli ordini arrivano con un ritmo impressionante… Tra un po’ andremo sì in crisi, ma per esaurimento scorte… », dichiara un vignaiolo della Champagne su una rete sociale di internet. La congiuntura colpisce quindi forse più le grandi maison di quei piccoli récoltant-manipulant che producono vini di alta qualità. Molti di loro non hanno abbastanza vino per far fronte alla domanda. Questa è una delle ragioni per cui avevamo inizialmente pensato di centrare questo libro sui Rm: i loro vini sono spesso avvincenti, si stanno affermando sul mercato, e se ne parla sempre di più. Ma il nostro progetto si è trasformato rapidamente. Per via del nostro percorso formativo personale, non siamo inclini alle guide “dure e pure”, ma piuttosto a un approccio culturale e vivo del vino. Non amiamo le classifiche, che non crediamo molto utili. In compenso, la degustazione svela ogni giorno sorprese – e ripensamenti – a patto di avvicinarvisi senza preconcetti, con spirito libero e aperto. Abbiamo appreso e sperimentato il fatto che un’attenta degustazione alla cieca (ovvero senza sapere che vino si sta assaggiando) scardina i luoghi comuni e le gerarchie. Auspichiamo condividere quest’esperienza con i nostri lettori. Per questo motivo, non troverete voti nelle nostre schede di degustazione, più simili a riflessioni che a giudizi propriamente detti, i quali spesso si sgretolano alla prova dei fatti.
Attraverso un lavoro di scrittura e di spiegazione, abbiamo quindi voluto presentare il risultato di un’indagine durata due anni, e dedicata a questo vino che amiamo così tanto. Una “ricerca” durante la quale ci siamo confrontati a numerose fonti e opinioni di amici e colleghi, ma soprattutto a una sperimentazione diretta e vissuta, spesso trascurata dagli specialisti.
Perché scegliamo lo champagne? Perché beviamo champagne? E, in fin dei conti, che cosa ne facciamo: lo beviamo? Lo degustiamo? Lo celebriamo? Ce ne vantiamo? Tutte domande forse insolite, forse banali. Tuttavia, da quando ci interessiamo a questo vino, abbiamo sentito e letto molti discorsi retorici, alimentati per un verso da interessi economici e per altro verso da una genuina fascinazione. Questi discorsi – addobbati di leggende, di Storia, di aneddoti, di nobiltà e, naturalmente, di quell’unicità che contraddistingue lo champagne – non gli rendono però giustizia. Abbiamo provato a sfrondare quanto di superfluo porta con sé certa retorica. Ancora una volta, come in “Champagne. Il sacrificio di un terroir”, è un sincero coinvolgimento che muove la nostra indagine. Siamo convinti che la ricerca di un giusto valore possa dare all’appassionato, al professionista e al vignaiolo un’idea più obiettiva di questa materia. L’innamoramento si nutre di ideali; l’amore ha bisogno di realtà e di relativizzare.